giovedì 17 dicembre 2009

LA VERITA' DAI COMICI

L'uso della satira come forma comunicativa di arguta critica delle debolezze umane ci è stato tramandato dagli antichi letterati latini.
Nel '300, un esempio di componimento satirico di grande ed immediato successo, fu il Decameron di Giovanni Boccaccio, considerato una commedia umana perchè racconta con ironico e pungente realismo i vizi del popolo medievale.
A seguire, soltanto nel panorama letterario italiano, sono state pubblicate altre opere in stile comico, che hanno fatto sorridere e riflettere su precisi comportamenti sociali.
In epoca contemporanea c'è stato un imponente ritorno della satira, adottata sia da autori di poesie e romanzi come Eugenio Montale e Italo Calvino, sia da attori di teatro come Franca Valeri e Dario Fo. Tra gli ultimi quattro nomi che ho citato, puntualizzo che Montale e Fo hanno ricevuto il Premio Nobel per la Letteratura.
L'attuale ricorso frequente a questo genere, con chiaro intento didattico e divulgativo, è dovuto al moltiplicarsi incessante di condotte scorrette, autoritarie e violente, dettate innanzitutto dagli esponenti politici.
Il caso italiano è addirittura al limite del paradossale e dell'incredibile, tanto che si fa della bandiera nazionale un anonimo striscione da sventolare allo stadio durante una banale partita, senza più un senso da perpetrare, senza più una storia da ricordare, senza più dei valori da difendere. Gli stessi politici si insultano reciprocamente, raccontano fandonie sui propri “avversari” e difendono comunque e dovunque l'elaborato del proprio partito, come se fossero degli accaniti tifosi di calcio. Il Presidente del Consiglio, che con superficiale facilità e con voluto disprezzo marchia “comunista” e “di sinistra” chiunque si azzardi ad esprimere un parere appena diverso dal suo sommo pensiero, ha altrettanto facilmente e velocemente sostenuto di voler cambiare la Costituzione, forse per darle un nuovo look, come si è fatto fare su se stesso. Si è arrivati a criticare aspramente e volgarmente qualsiasi testata giornalistica che riferisce come stanno i fatti, qualsiasi cittadino che manifesta la propria libertà ideologica, qualsiasi giudice che indaga sui processi mafiosi tra Stato e Cosa nostra, fino al Capo della Repubblica, poichè non scende in campo ad aiutare la povera maggioranza.
Ringraziamo i comici, da non confondere coi clown del circo che raccontano barzellette, dietro ai quali si nascondono: puntuali critici dell'informazione pubblica, instancabili archivisti delle grottesche verità odierne ed attenti selettori dell'innumerevole materiale da prima pagina. Maurizio Crozza è, ad esempio, un depositario illuminante di pertinenti commenti su agghiaccianti verità del nostro panorama politico-sociale, che altrimenti resterebbero forzatamente nascoste. Il lungimirante Beppe Grillo, poi, ci suona da anni prolungati allarmi di pericolo sulle incoerenze e gli abusi di potere che lacerano il Paese, arrivando a riempire spaziose platee e a fondare anche una lista civica di combattenti. Questi possono essere considerati i nuovi eroi moderni, in quanto si rivelano coraggiosi cavalieri a difesa della verità!