mercoledì 1 dicembre 2010

VIENI VIA CON ME

Grande rivalutazione della televisione pubblica, con le messe in onda della trasmissione “Vieni via con me”, condotta da Fabio Fazio e Roberto Saviano su RAI3, per tre lunedì consecutivi!
Si è trattato di puntate revival d'inizio TV, ma aggiornate ai nostri tempi, come ci hanno ricordato i microfoni datati, le parole e le note musicali della canzone-titolo del programma. Dopo la visione della piacevole, istruttiva ed accurata organizzazione televisiva, ho potuto affermare con piena soddisfazione, a distanza di un perenne periodo buio della TV: << Questa sì che è televisione! >>.
Grazie alla conduzione di Fazio ed alla sapienza di Saviano, insieme ad una élite di virtuosi personaggi della cultura, sono state aperte le menti al pubblico, attraverso la divulgazione di preziose informazioni su critiche questioni d'attualità, quali la lotta alla mafia, lo smaltimento dei rifiuti e le calamità naturali in Italia, oscurate in modo sistematico dalle trame del potere. Sono passati in rassegna come eroi nazionali, valorosi paladini di intelligenza ed osservatori della realtà, Roberto Benigni, Corrado Guzzanti, Paolo Rossi, Antonio Albanese, Dario Fo, Antonio Cornacchione e gli esponenti politici di alcuni partiti, come Gianfranco Fini, Pierluigi Bersani e Roberto Maroni, che hanno espresso con inconsueta civiltà le filosofie dei loro schieramenti. Anche il corpo di ballo e la compagnia di attori, contrariamente a ciò che si vede d'abitudine sugli schermi televisivi, sono risultati professionali e ben inseriti all'interno del programma per la capacità che hanno dimostrato di far riflettere, ricorrendo ad un linguaggio alternativo rispetto alla parola. E' stata poi data voce alla gente “comune”, perchè potesse raccontare la propria vera storia di vita, rendere pubbliche, dello Stato, le personali esperienze di abbandono sociale e condividerne i dolori e le responsabilità.
Le tre puntate hanno registrato un massiccio record di ascolti, a testimonianza del riconoscimento di competenze, valori e principi educativi che sembravano perduti, ma che non lo sono del tutto, soprattutto se siamo riusciti – noi telespettatori – a farci portare “via con loro”.