venerdì 12 novembre 2010

LA VISIBILITA' AD OGNI COSTO

Pur di farci notare, pur di risultare visibili agli altri – tutti e nessuno – , siamo disposti anche a pagare prezzi esorbitanti, fino a mettere a repentaglio la nostra dignità.
Si assiste ormai da diversi anni, da quando ha cominciato a radicarsi in Italia il berlusconismo, ad una lode fuori misura dell'apparenza e della pubblicità ossessiva dell'estetica, senza cura alcuna dell'etica, esponendo sul mercato pubblico fumose idee su quelle che dovrebbero essere le carte vincenti nella nostra società: bellezza, visibilità, ipocrisia, preconfezionati personaggi famosi.
“Bucano gli schermi” della TV trasmissioni fondate unicamente sulla spettacolarizzazione di corpi femminili dalle forme perfette, ma con personalità costruite o annullate. Si investono cifre stratosferiche di soldi, che onesti lavoratori alle dipendenze dello Stato si sognano in una vita intera, per comprare e vendere immagini su immagini, puntando sui fattori “età” e “moda”. Si legge troppo spesso, su quotidiani e riviste, di ricompense smisurate elargite come voluminosi pacchi-dono a pseudo personaggi dello spettacolo: tremilioni di euro (€ 3.000.000!) a Fabrizio Corona per non essersi neanche esibito in una discoteca toscana ed addirittura cinquemilioni di euro alla escort più chiacchierata del momento, Ruby Rubacuori, sempre per una serata in discoteca. Quando poi un povero cristo, che lavora mattina e sera per quaranta ore settimanali, guadagna appena mille euro al mese!
Ma questa è la nostra Italia: un carrozzone itinerante che investe, ricerca e lancia sulle prime pagine i nuovi talenti televisivi, gente comica, giovanissime appariscenti, donne di strada ma dalle relazioni coi potenti e lavoratori depressi che, invece di giocare ogni settimana al Superenalotto e tentare la fortuna, decidono alla fine di salire sul carro circense-carnevalesco per poter far parte di un reality televisivo.