venerdì 6 luglio 2012

VALDERA: LA VALLE DELL' ERA

Era: nome remoto, di un passato che è imperfetto narrativo, porta con sé la storia della Valdera nello scorrere lento del tempo. Groviglio d'acque intrecciate nei ricordi depositati sul letto del fiume come sassi levigati da lacrime di nostalgia, quando i bagnanti d'allora si tuffavano nella sua limpida freschezza dalle sponde estive di argini in festa. Inarrestabile prosegue il suo corso carezzando nei meandri amene valli, colline e pianure di petrarchesca memoria, dove tetti dalle tegole carminie fan capolino incuriositi, mentre filari di cipressi allungati, sconfinate distese di grano ocra e torri campanarie sulle vette di timidi borghi ancora assonnati salutano il suo passaggio nello scoccare dell'ora presente. E' un' emozione di colori, di dolci sapori, di autentici saperi tradizionali, di melodie cantate in processioni, di gloriosi inni suonati con ardore, di fiere rurali coi calici alzati, di mostre e mercati d'artigianato, di piazze ospitali pronte all'abbraccio, di baci rubati all'ombra di un faggio, di leggere brezze d'incanto che avvolgono uniti i suoi Comuni nel perenne tripudio trionfale della natura.