lunedì 6 febbraio 2012

L'ATTUALITA' DEL PENSIERO DI MARX

Karl Marx, celebre filosofo tedesco dell'Ottocento, viene ricordato spesso per la sua concezione materialistica della storia che ha condizionato molto economisti e politici del passato e del presente.
Marx è un grande pensatore classico ancora attuale, poiché riconosce che la storia di qualsiasi società è una storia di lotte di classe: tra liberi e schiavi, patrizi e plebei, baroni e servi della gleba, conquistatori e coloni, aristocratici e popolani, oppressori ed oppressi. Il ragionamento di questo filosofo considera anche nello specifico la struttura della società capitalistica, sostenuta dall'importanza del capitale, dei soldi, che distinguono la condizione di ogni imprenditore da quella di ogni operaio. "Quanto più l'operaio lavora, tanto più produce ricchezza ed acquista più potenza il mondo estraneo, oggettivo, che egli si trova di fronte, e tanto più povero diventa egli stesso, il suo mondo interiore, possedendo sempre meno. La vita dell'operaio non appartiene più a lui stesso, bensì all'oggetto che lavora. Con la messa in valore del mondo delle cose, cresce in rapporto diretto la svalutazione del mondo degli uomini, paragonando un lavoratore ad una merce ed un imprenditore ad un dominatore del ciclo produttivo" scrive Marx.
L'attualità del pensiero di Marx è ancora diffusa: negli scontri tra governo e sindacati, tra fazioni politiche al loro interno, tra tendenze federali e senso dello Stato, tra giovani ed anziani lavoratori in lotta per un posto d'impiego, tra categorie professionali in sciopero e legislazioni sul mercato del lavoro, tra operai e dirigenti d'impresa, ed ancora tra ricchi e poveri, in una forbice economica che non arresta a ridursi. Anche la nostra è una società capitalistica, all'ennesima potenza, dove la pubblicità è l'anima del commercio e dove contano di più gli oggetti rispetto a chi li fabbrica.

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