mercoledì 22 agosto 2012

L' ARCOBALENO (L' ARCO BALENO) Racconto per bambini

Accadde una volta, nel bel mezzo di un'estate, che un temporale – in tempo reale – si abbattè violento su un tranquillo villaggio di pescatori, intenti a pescare tori. Palme, alberi da frutto e sgargianti fiori di ibiskos dai petali sfumati, che formavano una rigogliosa vegetazione costiera, nel giro di pochi minuti persero i propri colori naturali per diventare tutti neri, ricoperti da grosse nuvole minacciose. Le prime gocce di pioggia cominciarono a scendere, fresche e sonanti come rintocchi di campanelli, sulle accoglienti capanne del villaggio e sui bambini tra i prati, che si sentirono bagnare da un simpatico solletico e si divertivano a saltellare per evitare quegli schizzi d'acqua. Quando la pioggia aumentò, divenendo scrosciante in linee sempre più allungate come stelle filanti che si rincorrevano tamburellando rumorosamente dal cielo alla terra, il capo della stagione intervenne arrabbiato: Chi osa disturbare il mio importante lavoro di re dell'estate? Non è forse grazie a me che quei bambini possono giocare all'aperto e che le loro mamme possono stendere all'aria i panni lavati? Non è merito mio se i turisti vanno in vacanza a godersi l'abbronzatura e i bagni in mare? Non dipende da me se le giornate sono lunghe e le persone più contente che in inverno? – . Caro Sole – gli rispose il Temporale scuro in volto e con i tanti capelli pieni d'acqua – nessuno vuole toglierti il primato dell'estate e i meriti che hai ricordato, ma devi pensare che la nostra amata Terra ha anche bisogno di raffreddarsi, per crescere sana e bella – . Hai ragione, ma non puoi rubarmi la scena nelle ore più calde di questo mese d'agosto, quando ormai si sa che io sono il protagonista indiscusso, dall'alto dei miei raggi infuocati che circondano il mio tondo viso giallo – . Gli umani che laggiù ci stanno a guardare dicono spesso che “il sole dà alla testa”, per far capire che prendere troppo sole non fa bene, né alla pelle né tanto meno al cervello. Mi accorgo infatti che spesso tu sei adirato e permaloso oltre misura, proprio a causa delle tue continue lampade abbronzanti a temperature di 35°C. Finirai per arrostirti, se continui così! – . Forse non hai torto a consigliarmi di stare anche un po' sotto l'ombrellone delle tue nuvole, per abbassarmi la temperatura e per rinfrescarmi le idee – . Mentre i due compagni di meteo si scambiavano questi discorsi, in un baleno un arco – l'Arco baleno – di sette colori apparve nel cielo, abbracciandone due estremità che intanto si erano schiarite, come segno dell'accordo avvenuto tra il Sole e il Temporale. La potente luce del Sole si era infatti attenuata, tornando a illuminare una parte del carro di fuoco reale, per far posto alla corrente d'aria fresca guidata dal Temporale, rimasto soddisfatto dalla variata situazione climatica. Guardate là nel cielo! E' arrivato l'Arcobaleno! – gridarono a festa i bambini che giocavano sull'erba. – Evviva, evviva! Ora possiamo prendere i colori dell'Arco – omaggio all'architettura etrusca, aggiunge la scrittrice – per farci un bel disegno! – . Questa storiella spiega come si forma un arcobaleno, secondo la via della fantasia, insegnando che non tutto vien per nuocere e che è utile seguire i consigli dei veri amici.

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