sabato 2 gennaio 2010

BUON ANNO!

Quando siamo immersi in tutte le festività natalizie, veniamo bombardati da messaggi beneauguranti.
I cellulari e i bigliettini di ogni formato e fantasia riportano scritte che vantano il primato dell’originalità e del “vattelappesca dov’è andato a trovare ‘sta frase”.
Alcuni auguri somigliano alle remote (ma ancora ripescate, perché si crede nel loro effetto) “catene di S. Antonio” (pace all’anima sua!), del tipo: stelline, streghette e fatine annunciano a tutti le belle cosine; luna d’argento e fuochi colorati trasportano col vento baci appassionati; scopa scopetta la sfiga ora non ti becca, rospo rospino questo anno sarà divino, se la sfiga vuoi evitare a tre befane lo devi inviare… E come tutte le “tiritere” che si rispettino, anche queste nenie devono essere spedite ad oltranza, finché l’ultimo sfortunato del giro si trova costretto a rimandarle al geniale mittente.
Chi invece ha deciso di non seguire il branco di pecore per evitare di cadere nella banalità e nella totale monotonia, si trova a dedicare come minimo un pomeriggio intero per occupare con l’inchiostro le distese innevate dei cartoncini. <> - pensa tra sé e sé - <>. <>.
Quanti pensieri ed immagini fasciano la mente di chi si accinge a buttar giù due righe augurali! Il cervello dei molti improvvisati scrittori si elettrizza di cariche extrasensoriali di origine misteriosa, ricevendo influssi magici dal clima surreale che si respira. Si formano così frasi contorte, a rima forzata e dal significato che richiama la forma di un punto interrogativo…..
Ma il principale punto dolente è dato dalla minima o dalla camuffata potenza emozionale che viene trasmessa a chi legge il messaggio. Poche sono le sensazioni che passano, pochi i sentimenti d’affetto e d’amicizia che legano, pochi i ringraziamenti e i progetti di vita futura, poche le morali che insegnano a camminare…….
Tra sms “arzigogolati” e modaioli, e frasi già pronte ma riempite di sentimento, optiamo per queste ultime!
Se poi vogliamo distinguerci dalla massa in maniera però consapevole, pensiamo a quello che è meglio per il destinatario, a ciò che gli auguriamo di vivere ed al codice più adatto a lui per comprenderlo.

A tutti: <>.

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