venerdì 5 febbraio 2010

AVATAR

L'ultimo film di James Cameron, che da settimane registra il tutto esaurito nelle sale cinematografiche italiane, è proprio un capolavoro!
Per apprezzare appieno la bellezza degli spazi e dei personaggi creati con effetti speciali, per seguire la dinamicità delle scene girate con maestria da molteplici angolazioni e per lasciarsi trasportare dalla catena di emozioni, è opportuno vedere la proiezione in 3D.
Siamo nell'anno 2154, sul pianeta Pandora, distante anni luce dalla Terra, dove scienziati, militari ed economisti terrestri sono scesi per fare esperimenti e per arricchirsi con un prezioso minerale. Agli occhi dello spettatore e del protagonista, che è un giovane Marine collegato neurologicamente al corpo di un Na'vi grazie al programma Avatar, il nuovo mondo appare sempre più affascinante ed accogliente. Qui trionfano terre incontaminate, con virtuose specie vegetali, animali e minerali mai viste prima dagli umani, in grado di trasmettere sensazioni toccanti, energia vitale e spirito armonico. Dalle profondità di acque trasparenti si sale verso gli sconfinati labirinti delle verdi e fertili foreste, che ospitano esseri magici insieme a piante e fiori dai colori luccicanti, per poi planare in volo dalle fluttuanti e possenti montagne, verso un aperto orizzonte. Il tutto è un incanto favoloso di forme, colori e suoni, in nome e nel rispetto dell'equilibrio naturale!
Sotto l'albero più grande di Pandora, alto un centinaio di metri, abita il popolo dei Na'vi, unito da uno stretto legame di fratellanza e radicato con affetto alla sua terra, tanto da curarla e da ascoltarne gli insegnamenti.
Di fronte ai comportamenti avidi, egoistici, onnipotenti, violenti e distruttivi degli uomini, definiti “bambini”, “scemi”, “alieni”, “demoni” e “reietti” dai Na'vi, questi ultimi rispondono con la dolcezza e l'armonia del benessere, con la saggezza della riflessione, con una lingua molto musicale e vocalica, con i rituali ed i canti collettivi, con la libertà di sane ed incondizionate azioni, e con la sinuosità dei movimenti. Caratteristiche che porteranno gradualmente il protagonista ad essere attratto, nel fisico e nello spirito, verso Pandora, a professare la sua fede per essere “uno del popolo”, ad innamorarsi della donna scelta (colei che lo ha guidato e istruito) e ad unirsi a lei in maniera sacra, a cavalcare il temuto uccello rosso-fuoco come pochi hanno osato, a combattere valorosamente contro gli ex compagni di guerra, in difesa delle risorse naturali e dei suoi abitanti, fino a compiere una totale metamorfosi. Quest'uomo ha deciso di abbandonare il proprio corpo, di lasciare il proprio pianeta d'origine e gli umani, di non vedere mai più luoghi squallidi e artificiali come stanze e marciapiedi, che imbrigliano il corpo in percorsi obbligati e privano del contatto con la natura, rinunciando a miseri “lussi” come i cibi light e i jeans, per convertirsi ad una forma di amore completa che porta verso una nuova vita.
“Ti vedo”, nel senso di “ti vedo dentro”, è il saluto che si scambiano i Na'vi ed è significativo, perchè denota nei confronti dell' “altro” un approccio profondo, capace di superare le apparenze e di comprendere l'identità di qualsiasi essere, per poi accoglierlo e considerarlo un fratello. La maggior parte di noi umani deve ancora imparare ed attuare simili concetti, quindi la visione di questo film è consigliata!

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